venerdì 15 novembre 2013

Favolosamentetu...con Chiara Maci



Oggi nella sezione "botteghe e talenti" abbiamo l'onore di presentare la food blogger più famosa d'Italia, un talento della cucina e della comunicazione ma, soprattutto, un esempio ispirante per chiunque, a un certo punto della propria vita, decida di dare retta a sè stesso, di ascoltare ciò che si muove dentro di sé, di voler essere felice e che si dà da fare perché ciò avvenga!

Chiara per noi è questo.
Io, Cristina, ho incontrato Chiara al corso be.a.blogger organizzato da Komax che ho frequentato per interposta persona visto che Marina non poteva lasciare Giorgia senza latte (tetta) per tutto il giorno. Vengo dal mondo della comunicazione, quella fatta di brief, brainstorming, shooting, debrief, conference call, e chi più ne ha più ne metta, in agenzia di pubblicità.
Il blogger per me era semplicemente colui o colei che scriveva di tanto in tanto, come hobby, un diario on line.
Mi sbagliavo, Chiara, mi ha fatto comprendere l'essenza di questa professione: mettere insieme il bisogno di comunicare e la possibilità di occuparsi di ciò che piace e appassiona, nella modalità in cui piace e appassiona e che soprattutto obbliga a mettersi in gioco al 100%, oltre a spiegarci e a condividere generosamente  i trucchi di questo mestiere imparati in 3 anni di lavoro sul campo.
Con il suo entusiasmo, la sua fiducia e la sua passione ci ha dato la spinta finale di cui avevamo bisogno per intraprendere questa avventura.
Quindi, un po' per gratitudine e un po' come buon auspicio per il nostro blog, condividiamo con tutte voi questa piccola intervista che Chiara ha voluto concederci e che ringraziamo infinitamente!


DOMANDA: Qual è stata la molla che ti ha fatto scattare la voglia di aprire un tuo blog e come è cambiata la tua vita da quella decisione?
RISPOSTA: La voglia di condividere con gli altri non solo una passione, ma pezzi di vita. Attraverso la cucina, attraverso le esperienze comuni a tutti. Mai avrei immaginato che la mia vita cambiasse così.
Beh oggi è tutta un'altra vita, ma è stato tutto talmente graduale e meritato che ha fatto meno scalpore di altri casi..

D: Senti che il sogno è raggiunto o si sta evolvendo? Hai altri sogni professionali da realizzare?
R: I sogni ci sono sempre, ho solo paura a dirli ormai perchè fa parte del mio carattere fare il possibile per raggiungerli. L'ideale è darsi sempre piccoli traguardi, io lo faccio da anni. E ogni volta, a fine anno, faccio un bilancio delle cose che mi ero detta a gennaio ... finora tutto secondo programma :-) a parte le cose belle che non puoi proprio programmare.

D: In questi 3 anni, cosa hai imparato di più da questa esperienza?
R: A non demordere mai, a rinunciare a tante cose per ottenerne altre, a guardare ai più bravi con furbizia ed ammirazione e non con invidia. 

D: Sei molto brava in cucina ma sei anche un'esperta di web marketing, su cosa hai puntato per differenziarti dai tuoi competitors?
R: La cosa assurda è che ciò che mi ha differenziato dagli altri non credo sia stata la mia conoscenza di marketing ma semplicemente la mia vita, il mio mettermi a nudo con le mie debolezze e i miei punti di forza. In fondo le persone hanno voglia di immedesimarsi per evadere e con me lo hanno fatto. 

D: Credi che il tuo blog continuerà ad esistere anche nel tuo futuro o lo consideri un trampolino di lancio che prima o poi abbandonerai?
R: Non lo lascerò mai, ne sono certa.

D: Da quando abbiamo aperto il blog ci siamo accorte che il tempo che si dedica a scrivere un post è una minima parte di un lavoro che c'è alle spalle molto più complesso. Quale parte del processo preferisci e quante ore al giorno dedichi al blog e ai social network?
R: Una vita. all'inizio facevo le giornate e le notti intere sul blog, oggi mi sono organizzata ma comunque non esiste giornata in cui io non stia almeno 3/4 ore su blog e social.

D: Tu volevi fare la giornalista con Oriana Fallaci come mito. Pensi che il blog e il modo in cui tu sei blogger assolve al tuo bisogno di comunicare e scrivere?
R: Si, io volevo fare la giornalista perché era l'unico lavoro che ti permettesse di scrivere e comunicare attraverso le parole. Ho sempre amato farlo. Oggi esistono i blog e mi reputo ancora più fortunata, perché sono libera da influenze e scrivo effettivamente quello che ho sempre voluto scrivere.

D: Mai avuto difficoltà, soprattutto all'inizio, a spiegare cosa facessi e a essere credibile in questo?
R: Eccome, all'inizio me la sono vista brutta. ma il non demordere è anche questo. Capisco ancora oggi chi ti da poca fiducia, perché è giusto prima conoscersi e conoscere il valore dell'altro. 

D: Come si è evoluto il punto di vista di esperti di settore (chef, critici gastronomici) nei tuoi confronti e verso la categoria dei food blogger?
R: Dipende sempre da noi e da quello che siamo in grado di dimostrare. Non considero mai la categoria dei food blogger, ma considero ognuno a se, con la propria storia e la propria vita.

D: Quando hai capito che ce la stavi facendo? Puoi raccontare un episodio?
R: Quando ho iniziato a ricevere decine e decine di mail al giorno e in ciascuna c'era un complimento o un ringraziamento. Lì ho capito che le mie parole e le mie ricette stavano facendo effetto...

D: In televisione sei molto a tuo agio, è una tua dote naturale?
R: Ahahah oddio no! Le prime due edizioni di Cuochi e Fiamme ero muta e imbarazzata totalmente. Ma alle telecamere, come a tutto, ci si abitua..

D: Nei tuoi outfit televisivi sei sempre impeccabile (ti adoriamo quando metti il rossetto rosso e quando mostri le tue lunghissime gambe con disinvoltura) scegli personalmente cosa indossare o ti fai aiutare da qualcuno?
R: Scelgo sempre io e vorrei avere uno stile tutto mio, ma se inizio a pensare anche alla moda, è la fine! Devo concentrarmi sulla cucina :-)

D: Nella moda, per ogni occasione, fisico e personalità c'è un outfit ideale. Secondo te è così anche in cucina?
R: In cucina l'outfit ideale è quello comodo, senza rinunciare alla femminilità...mai i tacchi, per carità, ma il rossetto rosso si!

D: Hai altre passioni oltre alla cucina?
R: Dipingo e fotografo. Ma le passioni richiedono tempo, ahimè..

D: Ci hai insegnato che in tempi di crisi i blog possano essere utilizzati per realizzare i propri sogni e progetti. Ti va di dare una dritta ai nuovi e futuri blogger su come ottenere riscontro di ciò che fanno?
R: Lo dico sempre, darsi da fare. Guardare alle cose che ci sono e pensare a inventarne altre. Cercare cosa ancora non c'è e mettersi al lavoro per crearlo. Il futuro è nostro, no?

D: Qual è il tuo primo pensiero quando ti svegli e l'ultimo prima di andare a letto?
R: Ora? Bianca. 
Il primo quando mi sveglio e l'ultimo prima di andare a letto.


Fortunata la piccola Bianca che potrà contare sulla genuinità delle pappe cucinate sapientemente dalla sua mamma, non come Giorgia che viene svezzata con omogeneizzati pronti!
Per lavarmi la coscienza però il brodo lo preparo io, sempre!


Fotografia dei partecipanti al corso tenuto da Chiara Maci "be.a.blogger"





2 commenti:

  1. Complimenti a Chiara: saggia e simpatica. Besos. Eli

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  2. sogni, passioni.....a volte mi chiedo se sia giusto mollare tutto e dimenticarsi del "senso del dovere" inculcatoci da bambini. e la risposta è quasi sempre si. perché la vita è una sola. ma allora perché è così difficile? non so se esita una ricetta valida per tutti, ma in caso di suggerimenti e punti di vista, sono in ascolto. grazie. Anna

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